Lettera inviata al Sindaco
Spett. Sindaco Comune di Castelfiorentino
Oggetto: protesta per la puzza e i disagi dei cittadini in seguito alle attivita’ ITALCOL spa
Siamo a scriverLe dopo gli incontri avvenuti presso i suoi uffici con Lei e con la Dirigenza ARPAT esponendo le problematiche dei cittadini, i vissuti e i disagi in seguito alle attivita’ dell’azienda ITALCOL spa.
In questi incontri credo che sia stato possibile apprezzare non solo la consistenza delle nostre lamentele, documentate da foto e dalla testimonianza di numerosissime persone ma anche programmare una sorta di “osservatorio” che i cittadini hanno iniziato a realizzare partendo proprio dal loro vissuto quotidiano.
In seguito alla vicenda degli ultimi giorni circa la minaccia di ITALCOL di dilazionare l’arrivo della sansa dai frantoi ci preme sottolineare che questi cittadini non hanno mai espresso giudizi in merito allo stoccaggio nei piazzali di ITALCOL seppure anche questi sono dichiarati dagli enti proposti come possibili fonti di puzza, ma ci siamo sempre interessati esclusivamente alla tematica centrale: puzza e fumi.
Il fatto che i frantoi non possano stoccare le sanse presso i propri stabilimenti immaginiamo abbia un significato per la tutela ambientale non si capisce quindi come lo stoccaggio enorme presso ITALCOL sia aumentato per pressioni aziendali piuttosto che dopo adeguati studi. Il fatto che questo episodio avvenga dopo che l’azienda minaccia interruzioni di servizio in una filiera in produzione avviata ci fa certo pensare che si usi appunto questo tema come minaccia in seguito a (come da loro citato) “controlli intransigenti”. Ci preme sottolineare che questi cittadini scriventi si sentono tutelati solo ed esclusivamente da enti che con serieta’ e intransigenza alle regole impongono il rispetto appunto di queste regole. Manifestiamo tutto il nostro disappunto per il fatto che questo episodio rischia di lasciare il disparte il problema principale che e’ appunto la puzza e il fumo. Questo e’ quando di nostro diretto interesse.
Come cittadini di ampie parti del paese e di diverse localita’ limitrofe , non 4/5 famiglie come dichiara ITALCOL negli articoli che invia alla stampa, invitiamo il Sindaco come rappresentante della comunita’ e come incaricato della sua tutela a persistere in quella che viene definita intransigenza ed anzi imponga un ancora maggiore rispetto delle norme vigenti e che si faccia promotore della tutela della salute e delle condizioni di buona vivibilita’ in tutte le sedi.
Questo gruppo di cittadini si rende disponibile in ogni sede a esporre i propri disagi, a collaborare con gli enti istituzionali nel controllo delle uscite definite “maleodoronaze” (che preferiamo chiamare puzza). Vogliamo altresì esprimere che questo gruppo non esitera’ a contiunuare ed ampliare la propria protesta ad altri cittadini organizzati o meno fino al raggiungimento di condizioni di vivibilita’ accettabile. Nessuno di noi ha mai posto come condizione la chiusura dell’azienda in questione ma piuttosto il rispetto della tranquillita’ di vita dei cittadini; niente piu’ e niente altro.
Concludendo sulla questione dello stoccaggio sansa, in discussione in questi giorni, vogliamo anche segnalare disagi che i cittadini vivono per il transito enorme di autotreni scoperti per il trasporto sansa, di residui lasciati sulla strada rendendola scivolosa e fonte di numerosi sbandamenti di auto (il tutto documentabile anche fotograficamente). La preoccupazione per la quantita’ della sansa arriva fino a chiedersi per quanto tempo si protrarra’ la lavorazione che inonda le nostre notti. (Le segnalazioni fatte ad ARPAT e URP del comune ed il vissuto dei cittadini fanno emergere una enorme differenza tra il giorno e la notte sia per i fumi che per i puzzi in special modo i fine settimana).
Dopo un’estate passata al puzzo della lavorazione del girasole ci troviamo immersi in una campagna di lavorazione della sansa che per quanto si ipotizza dai piazzali stracolmi, possa essere lunghissima.
In questi incontri credo che sia stato possibile apprezzare non solo la consistenza delle nostre lamentele, documentate da foto e dalla testimonianza di numerosissime persone ma anche programmare una sorta di “osservatorio” che i cittadini hanno iniziato a realizzare partendo proprio dal loro vissuto quotidiano.
In seguito alla vicenda degli ultimi giorni circa la minaccia di ITALCOL di dilazionare l’arrivo della sansa dai frantoi ci preme sottolineare che questi cittadini non hanno mai espresso giudizi in merito allo stoccaggio nei piazzali di ITALCOL seppure anche questi sono dichiarati dagli enti proposti come possibili fonti di puzza, ma ci siamo sempre interessati esclusivamente alla tematica centrale: puzza e fumi.
Il fatto che i frantoi non possano stoccare le sanse presso i propri stabilimenti immaginiamo abbia un significato per la tutela ambientale non si capisce quindi come lo stoccaggio enorme presso ITALCOL sia aumentato per pressioni aziendali piuttosto che dopo adeguati studi. Il fatto che questo episodio avvenga dopo che l’azienda minaccia interruzioni di servizio in una filiera in produzione avviata ci fa certo pensare che si usi appunto questo tema come minaccia in seguito a (come da loro citato) “controlli intransigenti”. Ci preme sottolineare che questi cittadini scriventi si sentono tutelati solo ed esclusivamente da enti che con serieta’ e intransigenza alle regole impongono il rispetto appunto di queste regole. Manifestiamo tutto il nostro disappunto per il fatto che questo episodio rischia di lasciare il disparte il problema principale che e’ appunto la puzza e il fumo. Questo e’ quando di nostro diretto interesse.
Come cittadini di ampie parti del paese e di diverse localita’ limitrofe , non 4/5 famiglie come dichiara ITALCOL negli articoli che invia alla stampa, invitiamo il Sindaco come rappresentante della comunita’ e come incaricato della sua tutela a persistere in quella che viene definita intransigenza ed anzi imponga un ancora maggiore rispetto delle norme vigenti e che si faccia promotore della tutela della salute e delle condizioni di buona vivibilita’ in tutte le sedi.
Questo gruppo di cittadini si rende disponibile in ogni sede a esporre i propri disagi, a collaborare con gli enti istituzionali nel controllo delle uscite definite “maleodoronaze” (che preferiamo chiamare puzza). Vogliamo altresì esprimere che questo gruppo non esitera’ a contiunuare ed ampliare la propria protesta ad altri cittadini organizzati o meno fino al raggiungimento di condizioni di vivibilita’ accettabile. Nessuno di noi ha mai posto come condizione la chiusura dell’azienda in questione ma piuttosto il rispetto della tranquillita’ di vita dei cittadini; niente piu’ e niente altro.
Concludendo sulla questione dello stoccaggio sansa, in discussione in questi giorni, vogliamo anche segnalare disagi che i cittadini vivono per il transito enorme di autotreni scoperti per il trasporto sansa, di residui lasciati sulla strada rendendola scivolosa e fonte di numerosi sbandamenti di auto (il tutto documentabile anche fotograficamente). La preoccupazione per la quantita’ della sansa arriva fino a chiedersi per quanto tempo si protrarra’ la lavorazione che inonda le nostre notti. (Le segnalazioni fatte ad ARPAT e URP del comune ed il vissuto dei cittadini fanno emergere una enorme differenza tra il giorno e la notte sia per i fumi che per i puzzi in special modo i fine settimana).
Dopo un’estate passata al puzzo della lavorazione del girasole ci troviamo immersi in una campagna di lavorazione della sansa che per quanto si ipotizza dai piazzali stracolmi, possa essere lunghissima.
Castelfiorentino, 26/11/2008
http://affumicati.blogspot.com
2 Commenti:
Cicero pro domo sua.
Il Borgioli non fa sforzi.
Nega l'evidenza e minimizza il resto.
Il suo stabilimento non è arrivato lì per primo. A duecento metri dal suo piazzale inizia una bella zona agricola (è caratterizzata così sul piano regolatore) e lui lo sa bene visto che è anche proprietario agricolo importante. In queste zone le coloniche ci sono da qualche secolo e non da venti anni come l'Italcol (quindi non è arrivato primo, ma sicuramente tra gli ultimi).
La mia famiglia è li dagli anni 60, e ce ne sono altre da ben prima.
Allora se il problema è così piccolo, contenuto a queste 4 o 5 famiglie, il Signor Borgioli si faccia avanti!!
Venga a trovarci e ci proponga di acquistare le nostre proprietà a prezzo di mercato (visto che non c'è verso venderle diversamente). Per parte mia sarò ben felice di vendergliela, almeno quando tutto sarà suo potrà permettersi il lusso di fare ciò che crede e non avere più questi fastidiosi 4 o 5 che lo annoiano.
Diversamente, visto che non si comporta in tal modo, accetti la realtà della protesta che sicuramente potrà cominciare a valutare delle responsabilità per il danno economico che questa sua puzzolente attività produce attraverso anche apposite iniziative giuridiche.
Aggiungo.....
si sa che il Borgioli è anche proprietario del Castello di Oliveto, poco distante dal suo stabilimento.
In quel bellissimo maniero organizza eventi e, tra questi matrimoni.
Immagino che quando abbia un evento in sede forse spenga le sue ciminiere altrimenti.... poveri sposi e poveri invitati.
Un tempo si diceva "sposa bagnata, sposa fortunata"....ma "sposa puzzolente....boh.
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